Metastasi cerebrali

Ricordi sempre che:
Ogni giorno ci saranno un medico o un infermiere che risponderanno alle sue domande e a cui potrà descrivere i suoi disturbi. Non si senta in imbarazzo e non pensi che sia un problema per noi rispondere ai suoi dubbi. Anzi, le chiediamo di informarci di ogni cambiamento e/o sintomo che lei avverte, in modo che possiamo dargliene spiegazione e indicarle quali accorgimenti e/o terapie adottare.

Le metastasi cerebrali (BMs) rappresentano il tumore intracranico più comune negli adulti e colpiscono circa il 20-40% dei malati di cancro con una incidenza 3-10 volte maggiore rispetto ai tumori cerebrali maligni primari. Il cancro del polmone, il cancro al seno e il melanoma sono le istologie più frequenti di cancro che sviluppano BM. I capisaldi della gestione locale delle mestastasi cerebrali includono la chirurgia, la radioterapia dell’intero encefalo (WBRT) e la radiochirurgia/radioterapia stereotassica (SRS/SRT).

I sintomi derivanti dalla presenza di metastasi sono i più vari e sono correlati alla sede di localizzazione delle lesioni e sono definiti “sintomi neurologici” perché interessano il sistema nervoso centrale.

I più comuni sono:
  • - mal di testa
  • - nausea e vomito
  • - crisi epilettiche con o senza perdita di coscienza
  • - deficit visivo
  • - perdita di memoria e/o stati confusionali
  • - cambiamenti nel comportamento e personalità instabile
  • - vertigini
  • - difficoltà nell’espressione verbale
  • - difficoltà a compiere le normali attività quotidiane per deficit di forza o di sensibilità (ad esempio difficoltà nella deambulazione, nella scrittura)

La radiochirurgia stereotassica viene utilizzata per somministrare dosi molto elevate di radiazioni a tumori molto piccoli. Può essere usata solo in tumori piccoli che hanno margini ben delineati, pertanto è spesso utilizzata per tumori del cervello e del midollo spinale. La radiochirurgia stereotassica richiede che il soggetto sia mantenuto in una posizione molto precisa durante il trattamento, pertanto, vengono utilizzati speciali supporti per la testa e altri dispositivi per il posizionamento.
Presso il nostro Centro AMAcenter abbiamo la possibilità di eseguire trattamenti radioterapici mirati SFRT/SRS con Hyperarc un sistema innovativo, sicuro ed efficace per i pazienti con BMs (multiple metastasi cerebrali).

La terapia viene eseguita in pochi minuti con l’ausilio di un sistema di immobilizzazione non invasivo, dotato di una maschera termoplastica “aperta” contenitiva di materiale termoplastico sul volto del paziente. La pianificazione del trattamento viene eseguita con tecnica volumetrica in monoisocentro ad intensità modulata (HA-VIMAT) con archi multipli non complanari che permettono l’irradiazione simultanea delle multiple lesioni encefaliche del diametro inferiore 3 cm risparmiando il tessuto sano circostante. Tutto ciò anche grazie ad un sistema di modulazione della dose con l’ausilio di un micromultileaf di ultima generazione ad alta definizione (HD-MLC).
Il trattamento può essere eseguito in 1-3 frazioni (SRS/SRT) per quei pazienti che presentano aspettativa di vita maggiore di tre mesi, buon controllo della malattia sistemica e Performance Status (KPS) ≥ 70.

Il medico radioterapista le ha spiegato qual è la sua malattia e perché è utile che lei si sottoponga ad un ciclo di radioterapia, cioè ad una serie di sedute di radioterapia.
Per preparare il ciclo di radioterapia le è stato dato un appuntamento per una TC di centratura.
La TC di centratura viene fatta mediante l’applicazione di una maschera termoplastica che viene apposta sul volto e con cui verrà preparato il piano di cura personalizzato. In alcuni casi è usato un liquido di contrasto che viene iniettato in una vena. Quando viene usato il liquido di contrasto, è necessario rimanere a digiuno prima della TC di centratura.
La TC di centratura non è un esame diagnostico, quindi non le sarà consegnato alcun referto. È importante che la posizione sia sempre uguale ogni volta, perché la terapia sarà più precisa. La sua collaborazione è comunque molto importante, per cui dovrà rimanere ferma e il più rilassata possibile fino a quando non le verrà detto che può muoversi.
Dopo la TC di centratura lei potrà andare a casa. La chiameremo telefonicamente per comunicarle quando inizierà il suo ciclo di radioterapia.
Nel frattempo il medico radioterapista e il fisico medico prepareranno il piano di cura migliore per lei.
Attenzione: se lei è portatrice di pacemaker o defibrillatore, e se non l’ha ancora fatto, è importante che informi il medico radioterapista. In alcuni casi, infatti, è necessario programmare controlli cardiologici da fare prima e durante la terapia.

Non è possibile dare una risposta uguale a tutti i pazienti. L’inizio del trattamento dipende dal tipo di malattia, dal suo programma terapeutico (ad esempio se è stata operata o se deve fare della chemioterapia prima della radioterapia) e dal tipo di radioterapia di cui avrà bisogno. Il medico radioterapista si assicurerà comunque che il tempo di attesa non sia tale da compromettere la buona riuscita della sua terapia.

Un ciclo di radioterapia è costituito da una serie di sedute giornaliere consecutive (dal lunedì al venerdì, festività escluse). In genere dalle 23 alle 30 sedute, quindi la durata complessiva di un ciclo di radioterapia varia dalle 4 settimane e mezzo alle 6 settimane.
Alcune volte la terapia può essere molto più breve e completarsi in pochi giorni. La scelta del numero delle sedute è fatta dal medico radioterapista in base al tipo di malattia e allo scopo del trattamento.
La radioterapia è generalmente un trattamento ambulatoriale. Il primo giorno di terapia le sarà consegnato un promemoria dettagliato con le date e gli orari della terapia.
Sul promemoria troverà indicato il numero di telefono a cui lei ci potrà contattare per chiedere informazioni o per comunicare eventuali imprevisti.
Quando verrà per fare la terapia, lei dovrà attendere nella sala d’aspetto che le indicheremo alla prima seduta.

Ogni seduta dura pochi minuti. Complessivamente, però, lei potrebbe rimanere sul lettino di trattamento fino a 20-30 minuti, a causa dei controlli che si fanno per garantire la precisione del trattamento.

Il tecnico di radioterapia la chiamerà per nome e la inviterà ad accomodarsi nello spogliatoio che si trova all’interno della sala di trattamento (bunker).
Il tecnico la accompagnerà nel bunker e la aiuterà a sistemarsi sul lettino nella posizione stabilita. Dopo aver fatto i controlli necessari, il tecnico darà inizio al trattamento.
Durante la terapia lei sarà sola dentro alla sala ma il tecnico potrà vederla grazie alle telecamere, potrà sentire se lei chiamerà e le potrà parlare. In ogni caso lei non deve assolutamente muoversi fino a che non le sarà consentito di farlo.
Alla fine della seduta il tecnico la farà scendere dal lettino. A questo punto potrà tornare nello spogliatoio, rimettere i suoi vestiti e andare a casa.

No, lei non sentirà dolore durante la seduta di radioterapia. Sarà come fare una radiografia.

No, le radiazioni che utilizziamo non la renderanno radioattiva. Lei potrà stare a contatto con chiunque, anche donne incinte e bambini.

Ogni giorno ci saranno un medico o un infermiere che risponderanno alle sue domande e a cui potrà descrivere i suoi disturbi. Non si senta in imbarazzo e non pensi che sia un problema per noi rispondere ai suoi dubbi. Anzi, le chiediamo di informarci di ogni cambiamento e/o sintomo che lei avverte, in modo che possiamo dargliene spiegazione e indicarle quali accorgimenti e/o terapie adottare.

Riguardo alla sua vita quotidiana e lavorativa non ci sono particolari regole da rispettare. Se non sente particolari fastidi lei può regolarsi come preferisce. In ogni caso può chiedere consiglio al medico radioterapista o agli infermieri.

Alla fine del ciclo di radioterapia il medico radioterapista la visiterà per valutare quali sono stati gli effetti del trattamento. Quindi le consegnerà una relazione (lettera di dimissione) indirizzata al suo Medico Curante e al suo Oncologo di riferimento. Nella lettera di dimissione è riassunto tutto il suo percorso di radioterapia. Solo nel caso in cui sia necessario che lei prenda dei farmaci, il medico radioterapista scriverà nella lettera di dimissione quali sono questi farmaci, quanti ne dovrà prendere, quando e per quanto tempo li dovrà prendere.
Dopo che il ciclo di radioterapia si sarà concluso, è importante che lei si sottoponga per alcuni anni a periodiche visite di controllo (follow-up) che saranno effettuate in Radioterapia dal insieme al medico radioterapista. La data della prima di queste visite sarà scritta sulla lettera di dimissione. Ad ogni visita le sarà fissato l’appuntamento per quella successiva ed eventualmente le sarà indicato quali esami dovrà fare.