Nella maggioranza dei casi, la diagnosi di tumore della prostata si affida agli esami di screening, poiché agli stadi iniziali questa neoplasia è in genere asintomatica, tanto che il 30% circa dei casi vengono scoperti quando la malattia si è già diffusa oltre la ghiandola.
Gli esami comprendono:
- - Esplorazione Rettale.
- - Biopsia con valutazione del grado di aggressività.
Indagini Strumentali
- - Radiografia del Torace.
- - TAC per la valutazione di eventuali metastasi linfonodali.
- - RMN utilizzata per valutare la ghiandola prostatica.
- - Scintigrafia ossea.
- - PET con colina per lo studio di una eventuale recidiva e/o ripresa biochimica di malattia.
Trattamenti
La scelta del trattamento dipende da fattori come l’estensione del tumore, la sua eventuale diffusione extra-prostatica, l’età del paziente e il suo stato di salute generale.
Chirurgia
È il trattamento più diffuso per il tumore prostatico. La chirurgia come unica modalità terapeutica (senza quindi prevedere altri trattamenti successivi come radioterapia, chemioterapia, ecc.) è efficace per trattare il cancro circoscritto alla ghiandola prostatica.
Radioterapia a fasci esterni
Si possono utilizzare le radiazioni per trattare quasi tutti gli stadi di cancro della prostata, con o senza chirurgia, a seconda dello stato di salute generale del paziente e della gravità del tumore.
La radioterapia a modulazione di intensità (IMRT) permette di effettuare trattamenti a dose radicale risparmiando i tessuti vicini. Altra modalità di trattamento in uso presso il nostro centro AMAcenter è la tecnica volumetrica, denominata RapidArc, che consente una maggiore rapidità e precisione.
La radioterapia viene comunemente utilizzata anche dopo l’intervento chirurgico (radioterapia post-operatoria) per trattare l’area in cui era contenuta la prostata (loggia prostatica).
Ormonoterapia
L’ormonoterapia riduce la produzione degli ormoni sessuali maschili, responsabili dell’accelerazione della crescita del tumore prostatico. Rappresenta un’opzione nei casi di cancro prostatico avanzato, da sola o in associazione con altre terapie. Questi tipi di trattamento provocano purtroppo numerosi effetti collaterali (calo del desiderio, impotenza, osteoporosi, stanchezza, ecc.).
Chemioterapia
Nei pazienti che sviluppano resistenza ad un trattamento ormonale può essere indicato un trattamento chemioterapico.
Vigile osservazione e sorveglianza attiva
La vigile osservazione – che consiste nel monitoraggio del paziente con la valutazione periodica del PSA – e la sorveglianza attiva (monitoraggio del paziente con PSA e biopsie ripetute) possono rappresentare un’opzione terapeutica in casi selezionati.